RIPOSTO
Un incantevole lembo di Sicilia sul mare Ionio ai piedi del vulcano Etna
![]() Al centro di questo incantevole lembo di Sicilia, dove l’acqua e il fuoco si lambiscono fino a sfiorarsi, sorge Riposto, centro marinaro distante appena 30 Km da Catania. Pochi altri luoghi al mondo possono vantare una posizione tanto invidiabile: il paese sorge infatti sulle rive dello Jonio proprio al margine delle lunghe spiagge sabbiose, ininterrotte fino alla foce dell’Alcantara; ma Riposto si trova anche ad un tiro di schioppo dal Vulcano più alto d’Europa, anzi proprio in corrispondenza, con il piccolo centro jonico, la linea costa - cratere trova la sua minima distanza. |
![]() Posizione veramente felice quella di questo ridente borgo siciliano, e di ciò si erano accorti i greci calcidesi nel 735 a.c. quando decisero di fondare le loro prime colonie siciliane. Le imponenti rovine di Naxos la prima città greca di Sicilia, sorgono a soli 10 km dall’attuale Riposto e qualcuno ha identificato il sito della seconda colonia calcidese, la misteriosa Kallipolis, proprio sul litorale ripostese. Ma queste ipotesi non hanno mai trovato il riscontro di ritrovamenti archeologici e allora si fa risalire l’origine di Riposto allo sviluppo nel periodo normanno della darsena di Mascali che sfruttava le risorse offerte dai boschi dell’Etna e che era divenuta punto d’incontro dei mercanti che acquistavano legname, pece, materiali per imbarcazioni o velieri. Non a caso nelle cripte della Chiesa della Lettera, il più antico tempio ripostese, sono state ritrovate monete del tempo del re Guglielmo il Buono. |
Decisive
per la crescita. dell’originario borgo di pescatori furono le tragiche
vicende di Messina (le ribellioni del 1646, 1674, 1678, la peste del 1743,
le inondazioni del 1819 fino al terremoto del 1908) che alimentarono
l’immigrazione messinese in provincia di Catania e fecero sorgere una
“colonia mercantile” in Riposto attorno alla chiesetta della
“Madonna della lettera”. (L’effigie, portata dagli abitanti della
città dello stretto, è copia di quella che intorno al 1435 i messinesi
veneravano nel loro sito natale, dove si diceva esistesse una lettera
scritta di pugno dalla Vergine Maria di Gerusalemme). A partire dal secolo XVIII le sorti del “Repositorium” (ripostiglio, donde il toponimo Riposto), cosi era detto originariamente il caricatoio della contea di Mascali, subirono un deciso sviluppo grazie alla straordinaria posizione del giovane centro, naturale sbocco per i prodotti etnei ed in primo luogo il vino. Allo scopo di proteggere gli ingenti traffici ripostesi dalle scorrerie dei pirati turchi nel 1751 il viceré di Sicilia Laviefuille volle che sulla spiaggia fosse edificato un massiccio forte di difesa, forse l’ultima opera difensiva sorta in Sicilia contro la pirateria. Il secolo XIX segnò il decollo per Riposto e un periodo di eccezionale prosperità economica per l’oligarchia commerciale che all’esportazione del vino avevano affidato il suo destino. I velieri, costruiti, armati e comandati da Ripostesi, solcavano il Mediterraneo. In breve tempo questo sito, ove prima sorgevano solo magazzini-deposito, divenne una cittadina, “ la più commerciale e doviziosa terra di Sicilia”, come scrisse L. Vigo nel 1836, e sempre per rimanere nell’ambito delle citazioni letterarie, Giovanni Verga, nel suo capolavoro “I Malavoglia” indica proprio Riposto come destinazione del tragico viaggio della “Provvidenza” e a Riposto Ntoni vuole imbarcarsi per sfuggire alla miseria del suo mondo. Nel 1841 fu conquistata l’autonomia comunale, mentre già nel 1820 era sorto a Riposto il glorioso Istituto Nautico, il secondo in Italia dopo quello di Camogli in Liguria, fucina di intrepidi uomini di mare e luogo dell’emancipazione di una piccola borghesia che in poche generazioni seppe passare dall’analfabetismo dei patriarchi al controllo economico e culturale di una zona di eccezionale effervescenza commerciale. Sono questi gli anni in cui prende forma il centro storico del paese e sorgono tutti gli edifici più importanti sia di culto che dell’amministrazione. |
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Oggi
Riposto si presenta agli occhi del visitatore come un ordinato paese
siciliano, il suo centro storico con le vie che si intersecano
ortogonalmente non ha subito significative alterazioni e così il nucleo
principale è rimasto pressoché identico a quello degli anni del boom
ottocentesco. Una passeggiata per le strade di Riposto non può
prescindere da una visita al porto. Si tratta infatti di un luogo
estremamente significativo nel quale si corroborano le diverse anime della
cittadina jonica e il passato e il presente si fondono in un ambiente
dalle mille sfaccettature. Giunti sulla banchina, iniziata nel 1906, si può
godere della bellissima passeggiata ricavata sulla diga foranea; da questo
straordinario belvedere si resta estasiati da un panorama davvero unico;
da qui infatti è possibile ammirare l’Etna in tutta la sua maestosità.
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![]() ![]() Ancora pochi passi e si arriva nell’antico cuore pulsante del paese la piazza del Commercio, un tempo arenile di sabbia vulcanica dove venivano tirati in secco i bastimenti e riposte le botti cariche di vino prima di essere imbarcate. Sulla piazzetta si affaccia la chiesa della Madonna della Lettera, il più antico luogo di culto ripostese; nel piccolo tempio si venera la Vergine della Lettera, culto tipicamente messinese. Degne di grande interesse le cripte e l’impressionante ossario rinvenuti al di sotto della chiesa. Essi fanno parte di un complesso sistema funerario risalente a epoche diverse, che molto potrebbe dire sulla storia del luogo prima del XVI secolo. Si può proseguire la visita per la vecchia Via Mess ![]() Oggi il cuore del paese è l’elegante Piazza San Pietro su cui si affaccia l’altero palazzo municipale eretto negli anni Venti e la maestosa Basilica dedicata al pescatore di Cafarnao, dalle eleganti linee neoclassiche, simbolo eloquente della grande fede dei ripostesi verso il loro Santo Patrono e manifestazione tangibile della floridità economica raggiunta dal paese nei suoi anni migliori. |
![]() Queste le credenziali di Riposto, piccolo borgo al centro di una zona che offre una miriade di possibilità all’avveduto visitatore. Chi avrà l’accortezza di non considerare il paesino jonico solo un punto di d’arrivo per la sua posizione eccezionale, ma indugerà a indagarne l’anima variegata, scoprirà una cittadina vivace e ricca di tradizioni, abitanti cordiali e ospitali, un clima eccezionalmente mite per 10 mesi all’anno e scorci paesaggistici lontani dalle icone del turismo di massa, ma in grado di imprimersi nel cuore del viandante per sempre e di destare in lui il desiderio di ritornare. Senza mai dimenticare che questo è un posto dove a Dio piace specchiarsi e del quale gli uomini finiscono con l’innamorarsi. |
COME
ARRIVARE
Da Messina si percorre l’autostrada A18 Catania - Messina per 65 km con uscita
a Giarre; da Catania è possibile arrivare a Riposto percorrendo 1’A18 per 16
km con uscita a Giarre, oppure seguendo la SS 114 Catania - Messina, dalla quale
si gode l’incantevole panorama della riviera jonico-etnea.
COSA
VEDERE
Riposto sorge in una posizione strategica che lo pone a breve distanza
dall’Etna, dalla città di Catania e da Taormina. Nel centro storico troviamo
alcuni tra i siti di maggiore interesse della cittadina: la bellissima Basilica
intitolata a San Pietro, una perla di stile neoclassico le cui linee
architettoniche richiamano quelle di San Giovanni in Laterano a Roma; al suo
interno sono racchiuse importanti testimonianze artistiche come lo splendido
pulpito realizzato dall’architetto Carlo Sada o il quadro raffigurante il
martirio di San Sebastiano ad opera del pittore Antonino Bonaccorsi.
Uscendo
dalla più importante chiesa ripostese e avviandosi verso il mare, divisi dalla
ridente piazza del Commercio, un tempo cuore pulsante dei traffici ripostesi, si
incontrano due tra i luoghi più significativi nella storia di Riposto: il
mercato ittico e ortofrutticolo, dove è possibile acquistare il buon pesce
locale, e la chiesa
della Madonna della Sacra Lettera, al cui interno, durante i lavori di restauro
del 1979, venne alla luce un complesso sistema di cripte risalenti ai secoli XVI
e XVII ed alcune monete di epoca normanna.
Meritano
una visita anche il Parco delle Kentie, la Villa comunale Edoardo Pantano che si
affaccia lungo il Corso Italia, le torrette di avvistamento risalenti ai secc.
XVI - XVII situate in contrada Modò e alla foce del torrente Mangano,
l’osservatorio astronomico dell’Istituto Tecnico Nautico “L. Rizzo”.
Uscendo
dal centro della città si rende inevitabile una sortita al borgo marinaro di
Torre Archirafi e alla località Praiola, da dove si diparte la “Timpa”, una
falesia di assoluta bellezza che taglia l’intera costa fino al territorio
acese.
COSA
COMPRARE
Abbiamo già detto del mercato ittico al cui interno si può trovare un vasto
assortimento di pesce fresco locale pronto a soddisfare anche i palati più
esigenti: acciughe, spigale, sugarelli, gamberi, calamari...
Bastano
pochi passi in direzione di piazza San Pietro e sul nostro cammino nel Corso
Italia incontriamo le pasticcerie Costanzo e Averna, un tripudio di paste di
mandorla, frutta martorana, cannoli alla ricotta, gustose granite in mille
gusti, refrigeranti “cor’ i cani”, tipica bevanda dell’estate ripostese
a base di acqua, granita di limone e sciroppo di menta.
Quanto
sopra detto, è valido anche per il Bar - pasticceria - tavola calda “Il
Bocconcino” ubicato in Via Roma, di fronte alla villa Comunale.
Per
gli appassionati di enologia è d’obbligo la visita all’ “Enoteca
Sicily’s Delicatessen di Via C. Colombo 70 (via Messina per i ripostesi) dove
è possibile acquistare i migliori vini dell’Etna prodotti per lo più da uva
Nerello mascalese, i famosissimi vini da meditazione siciliani come il Marsala,
la Malvasia delle Lipari, il Passito di Pantelleria, una vasta scelta di
prodotti alimentari tipici quali il pesto di pistacchio, i pomodori secchi, il
miele in essenze varie.
Se
invece siete a caccia di oggetti d’artigianato sempre in via Cristoforo
Colombo si possono comperare oggetti in ferro battuto di pregevole fattura
presso la bottega del signor Di Bella, per i souvenir basta un salto nei
numerosi negozi delle vie del centro.
DOVE
MANGIARE
Il pesce è senza dubbio il principe delle tavole ripostesi: alla griglia,
arrosto, in zuppa.. ce n’è per tutti i gusti.
Ristoranti
Ristorante
“La Terrazza” a Torre Archirafi in via Marina n. 1, tel. 095971556:
ottimi primi piatti a base di pesce, grigliate di calamari, gamberoni e pesce
spada.
Ristorante “L’Ancora” a Torre Archirafi in via Marco Polo n. 13,
tel. 095.971341 / 095.971021: pepate di cozze stuzzicanti e gustose, specialità
marinare
Ristorante
“Federico” sul Lungomare Pantano
Pasticcerie
con tavola calda
Pasticceria “Santo Puglia” in via Gramsci n. 58, tel. 095.931188:
cartocciate, arancini di riso, cipolline, pizzette e varie specialità di tavola
calda
“Averna” Corso Italia, “Costanzo” Corso Italia, “Bar Portorico” Via
Duca del Mare 3
“Il Bocconcino” Via Roma 79, tel. 095.931618
“Bar Roma”, Via Roma 59, tel. 095.934340
Rosticcerie
“Il
Pomodoro” Corso Italia 138 “Marino” Via C. Colombo 19 “Scavo” Viale
Immacolata 120
Birrerie
e paninerie
“Puzzle pub” in Corso Italia n. 49, tel. 095.7796965
“The Murphy’s Arco pub” in via Cristoforo Colombo 77, tel. 095938247
“Ciak pub” in Piazza del Commercio, tel. 349.5384159
“Net pub” in Piazza XV Giugno, Torre Archirafi
DOVE
SOSTARE
In
Via della Repubblica, nei pressi della nuova caserma dei Carabinieri, dove è
stata attrezzata un’area di sosta dotata di camper service;
Nel
Parcheggio a sud della strada 23 in Torre Archirafi
Nell’area
a nord dell’ex Ostello della Gioventù, Lungomare Pantano
INFORMAZIONI
UTILI
Ufficio Pro Loco, corso Italia 56, Fax. 1782270014.
Ufficio Promozione Turistica, presso il Municipio, in piazza San Pietro, tel.
095.962226.
Carabinieri, tel. 095.931207
Vigili del fuoco, tel. 095.7791147
Guardia medica, tel. 095.934884
Polizia Municipale, tel. 095.937085
Numero verde comunale 800-213544
Protezione Civile Volontari Sicilia, tel. 348.7479913
Sito Internet del Comune: www.comune.riposto.ct.it