DAL 27 FEBBRAIO AL 4 MARZO 2003
Programma manifestazioni
Breve storia del Carnevale
di Sciacca
Documentato sin dal XVI sec., il Carnevale di Sciacca, con
tuttaprobabilità trae origine dal Carnevale fiorentino; non mancano in talsenso
riferimenti e documenti che conducono a tale ipotesi storica.
Nel corso dei secoli la festa ha assunto diverse connotazioniadeguandosi nei
temi, nelle rappresentazioni e negli aspetti tecniciai diversi contesti storici
e sociali, ma salvaguardando quellepeculiarità che ritroviamo nella festa
attuale e che la rendonooriginale. La partecipazione di pubblico, la satira che
trae spuntodall'attualità, la denuncia del disagio economico e
sociale,rinsaldano ancora oggi il legame del carnevale saccense con latradizione.
Un contributo significativo alla definizione delcarnevale come spettacolo dato
dalla comparsa dei primi carriallegorici e dei primi gruppi mascherati, ci
avviene agli inizi delNovecento.
Negli ultimi decenni, il Carnevale ha assunto sempre più lafisionomia di un vero
spettacolo che dal punto di vista organizzativo,tecnico e finanziario, richiede
l'apporto pubblico e privato.Patrocinata dal Comune Sciacca e dall'Azienda di
Cura Soggiorno eTurismo, l'imponente macchina organizzativa comincia a muoversi
ilgiovedì grasso di ogni anno. Ad aprire le danze Peppe 'Nnappa, tipicamaschera
saccense che attraversando le vie del corso mascherato, conil suo inno invita la
gente a divertirsi, dimenticando i problemidella quotidianità. La sua sfilata
accompagnata anche dalladistribuzione di salsiccia, vino e caramelle, esprimendo
in tal modoanche il senso di ospitalità del saccense che offre anche
aiforestieri la possibilità di "scialare". Al seguito di Peppe 'Nnappa,nelle
giornate di Sabato, Domenica Lunedì e Martedì, si possonoammirare i carri
allegorici frutto della creatività e del lavoro dialcune Associazioni che da
anni si dedicano alla buona riuscita dellafesta dal punto di vista artistico e
tecnico. Ogni carro accompagnatoda un gruppo che con coreografie, canzoni e
costumi si esibisce lungole vie del corso mascherato e sul palco di Piazza
Angelo Scandaliatodove si assiste alla messa in scena di tutto l'apparato
allegoricodel carro. Al gruppo viene affidato il compito di curare lecoreografie
e gli effetti scenici. Alcuni carri allegorici dellepassate edizioni del
Carnevale, si ricordano tuttora per l'esibizionedel gruppo, per i costumi e per
le coreografie. Ma si ricordano anchegruppi mascherati sciolti, senza carro
cioè, che si sonocontraddistinti per l'originalità e la creatività, non
risparmiandocura e dovizia di particolari, soprattutto per i costumi. Nel
riccopanorama c'è posto anche per le singole maschere, rappresentazioni
edespressioni di un modo libero di vivere e partecipare al Carnevale.L'uso
geniale di materiali alternativi alla stoffa e la liberainterpretazione di
alcuni temi, consentono alla creatività diesprimersi attraverso realizzazioni
che sfiorano in alcuni casi, illavoro artistico. Esse si muovono libere, si
affiancanotemporaneamente al corso mascherato ma poi se ne staccano,
gestisconoil loro momento magico sul palco per poi ritornare tra la folla
econfondersi con essa. Altro componente, ormai diventato essenzialedel Carnevale
sono i minicarri. Nati nell'ultimo decennio,rappresentano per alcuni aspetti la
nuova generazione degli operatoridel Carnevale. Caratterizzati dalle dimensioni,
ridotte rispetto aicarri, e dall'assenza del copione, i minicarri proseguono
latradizione allegorica ed artistica dell'imponente manifestazione.Anch'essi si
muovono sulle note dell'inno ma la loro sfilata ancorapi spensierata e pi
immediata. Le loro allegorie nascono infatti damodi di dire tipicamente saccensi,
da battute tra amici, da aneddotie doppisensi, su cui vengono inseriti elementi
anche di satira.