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Parte 1a DA TANGERI A SIDI FNI - GIORNI 19 - KM. 1342 Prima che inizi a descrivere la meravigliosa esperienza che ho passato nel visitare il Marocco voglio chiarire che questo mio scritto non vuole essere un diario giornaliero del viaggio, ma la descrizione della esperienza avuta, le sensazioni provate, la descrizione dei luoghi, il rapporto avuto con la gente, il godimento appieno della natura, i panorami, la campagna, le tradizioni, i modi di fare, il folklore, i cibi. ooooooooooooooo Assieme a Tuccio, Pina e mia moglie siamo partiti con 2 camper l’8 febbraio 2009 con destinazione Marocco. Dopo avere attraversato l’Italia, la Francia , la Spagna siamo arrivati a Algeciras, città posta sullo stretto di Gibilterra onde potere traghettare verso Tangeri . Il desiderio di vivere la
vacanza in modo libero e creativo mi ha fatto decidere di non
usufruire di mezzi d Esaurite le formalità della
frontiera ( Dogana, Polizia,Cambio, Carburanti) ci siamo inoltrati
nella Città. La collocazione del centro urbano è dato dall’essere
posto sulla costa, luogo d’incontro tra i due mari, l’oceano
atlantico ed il mare mediterraneo. Ad un primo sguardo non sembra
una città Africana, ma spagnola. Le case bianche barbicate sulla
collina in un susseguirsi interrotto di stradine in salita e
discesa. Percorrendo i quartieri ci si accorge che le strutture si
rifanno alla provenienza dei loro abitanti. Gli stili di costruzione
Spagnola, Francese, Portoghese, danno la natura di un crocevia di
culture architettoniche ed un fascino unico. La leggenda vuole che
Ercole separò la montagna di Calpè (Gilbiterra) e Abyla (il monte
Musa,vicino Ceuta) chiamata da allora le colonne di Ercole, cosi
creando lo stretto. Nel pomeriggio abbiamo iniziato il Tour del
Marocco avviandoci verso Asilah ed abbiamo percorso la statale che
scorre parallelamente la costa dell’Atlantico. Verso il sud segue
il tracciato dell’antica via romana che da Tigia raggiungeva Volubis
con la deviazione per la visita di Marrachesh con rientro a
Essaouria sino a Sidi-Fni. In questa parte dell’itinerario,
percorso vicino al mare , si attraversano città piene di storia ad
iniziare dai Romani, Imperatore Cesare Augusto, ai Veneziani,
Portoghesi,Spagnoli. Ognuno di essi hanno lasciato città,
monumenti,fortini,avamposti, porte
Da Tiznit – Tafraoute abbiamo iniziato la visita del Sud, il pre-deserto sino a Merzouga, attraversano la vasta area depressionaria della valle del Draa, percossa dall’uadi Draa, con il suo lunghissimo letto in una sorta di lunga oasi, la valle del Dades. Da Erfoud per Errachidia abbiamo iniziato la risalita attraversando le valli tra il sistema montuoso dell’anti atlante (Rif) e l’atlante, attraversando le gole du ziz ( tunnel del legionario) verso il Nord salendo ad un’altitudine di 2.300 metri. Abbiamo visitato Fes, Meknes, città imperiali,Volubilis antiche vestige Romaniche. Tetouan – Tangeri. Domenica 15 febbraio, ci
troviamo a Larache posteggiati in un campeggio internazionale
gratuito. Giorno di riposo e volendo glorificare il Signore ci siamo
informati se in città vi fosse una chiesa cattolica. Con grande
sorpresa il Taxi ci accompagna davanti la chiesa “Nostra Signora di
Pilar”. Entro per chiedere Abbiamo assistito all’Eucarestia e nell’omelia fra Giuseppe ci ha presentato alla comunità cattolica di Larache. A fine Messa tutta la gente è venuta a salutarci, abbracciandoci affettuosamente, augurandoci una buona permanenza in Marocco. Dopo la Messa siamo rimasti con Frà Giuseppe a visitare il convento annesso alla chiesa. Trovare le parole per descrivere un incontro per me cosi emozionante e davvero molto difficile. Forse il fatto stesso di essere cosi lontano da casa, in terra straniera, con una persona speciale, affettuosa,ministro del Signore è stato veramente toccante , commovente e anche con la comunità tutta. E’ un ricordo che terrò nel cuore oltre al ricordo del tour del Marocco.
Rabat, capitale amministrativa e politica del Regno del Marocco. E’ una città tranquilla dal clima mite ventilata dalla brezza che spira dall’oceano. Gli ampi viali, i quartieri moderni, le spiagge che la circondano, rendono attraente e piacevole la visita. Fra i monumenti è da citare il Mausoleo di Mohamed V°. E’ un capolavoro dell’architettura espano-moresca e dell’arte tradizionale marocchina. La decorazione raggiunge il massimo dell’espressività e rispecchia l’evoluzione delle arti in Marocco sin dai tempi antichi.
Scendendo verso Sud siamo
arrivati a Casablanca.
Una
città dalle dimensioni enormi. Si esten Abbiamo avuto la fortuna di
potere posteggiare proprio li davanti . Con la guida che parla
Italiano, abbiamo visitato la moschea, luogo di adorazione, la casa
di culto, edificio sacro per i credenti
dell’Islam. E’ molto difficile descrivere questo luogo, perché si
rimane senza parole, scioccati da una bellezza cosi incomparabile.
Un edificio enorme che può ospitare 25 mila fedeli. E’ il terzo
luogo di preghiera più grande del mondo. Progettata dall’architetto
francese Michel Pinseau sul mare si compone dal Minareto a pianta
quadrata (25 mt. di lato) per 172 mt. di altezza e da due piani
sotterranei che sono provvisti di sale per abluzioni e garage. Un monumento che simboleggia
la solidarietà, l’impegno e la devozione del popolo Marocchino. Le
forme originali dell’architettura berbera e arabe –
islamica esprimono un insieme di doppio volto del
Marocco. L’austerità di questo edificio sacro è ingentilito dalle
decorazioni, da un gioco geometrico di aperture, arcate,nicchie e
motivi a rilievo. Abbiamo avuto la fortuna di trovare il tetto
della moschea aperto. Infatti, subito dopo si è richiuso. La Moschea
è ingentilita da lampadari in vetro di Murano e marmi pregiati di
Carrara. La visita è durata quasi tre ore, siamo rientrati in camper
per la cena. Il giorno dopo ripreso il cammino abbiamo attraversato
il tratto forse più affascinante della costa atlantica
Dopo 2 giorni e mezzo siamo
tornati verso il mare ad Essaouria. E’ una delle città, della costa
atlantica, più affascinante. Purtroppo il tempo fa i capricci,
piove. Ci costringe a visitare il lungomare e la medina con
l’ombrella. Il porto è il luogo più animato della città. La sera,
vicino alla porta della marina che dal porto dà accesso alla città
nella piazza antistante, abbiamo fatto cena a base di pesce. In
proposito devo sottolineare e fare presente che in tutte le città
minori, Asilah, El Jadida, Oualidia, Safi, Agadir e Sidi fni, la
nostra alimentazione, pranzo e cena era a base di pesce. Pina, cuoca
incomparabile, che sa manipolare il pesce con grande maestria e
professionalità, ogni giorno cucinava il pesce in modo diverso,
gustoso e divino. Il pescato in queste città che ho citato è la
prima risorsa economica. I peschereggi atlantici, ogni giorno
scaricano tonnellate di pesce più svariato. I prezzi al mercato al
minuto per noi europei, sono insignificanti. Il pesce più pregiato
era 90 dirham (DH) al Kg. (Nove Euro). Ad Essaouria come a Safi
l’economia è basata sulla conserviera legata alla pesca. Il porto
che abbiamo Abbiamo pernottato in un
parcheggio custodito dove il custode ha voluti in anticipo 50 DH.
La notte la pioggia con il suo ticchettio ci ha tenuto compagnia. Al
mattino, quando siamo partiti la pioggia era di poca intensità. Ci
siamo diretti verso Agadir Città
turistica balneare più nota del Marocco. Percorriamo adagio la
strada, anche se aveva smesso di piovere, per godere i magnifici
Nel camping comunale troviamo molti Italiani che vengono a svernare per tre, quattro mesi in questa meravigliosa città. Nel febbraio del 1960, un terremoto distrusse quasi tutto il centro urbano. La solidarietà internazionale e l’orgoglio del popolo Marocchino intrapresero la ricostruzione della nuova Agadir. E’ risorta, una città bella, radiosa, progettata da architetti Europei, è piena di palazzi che rispecchiano l’architettura modera. Offre un clima mite, temperato in tutto l’arco dell’anno ed un’infrastruttura alberghiera di gran lusso, atta a favorire il richiamo turistico. Il classico ed il moderno si incrociano e si mescolano in perfetta simbiosi nell’architettura, nei costumi, nelle lingue. Agadir attualmente possiede il primo posto turistico Marocchino e anche dal punto di vista ittico. Abbiamo visitato la città in macchina, in taxi e a piedi. La sera siamo rimasti in camping a familiarizzare con altri Italiani che erano li da tempo.
L’indomani siamo partiti per Tiznit.
Noi abbiamo scelto questo tipo di supermercati perché si compra bene a prezzi convenienti, prodotti freschi e di prima qualità. Dalla frutta alla carne, dal pane ai dolci. L’acqua nelle confezioni da 5 litri al costo di 9.90 DH in confezione di 2. Si lasciano i camper davanti a questi centri in dei parcheggi molto grandi, esterni, non custoditi, senza paura di furti o timori di altro genere. E’ facile trovare decine di camper, quasi tutti francesi, posteggiati. mentre i proprietari fanno la spesa. Devo dire che dopo settimane che mi trovo in questa terra ho la sensazione che mi trovo più sicuro qui che per le strade di casa nostra. Riprendiamo il cammino. Il paesaggio incomincia a cambiare. Non più la macchia mediterranea lussureggiante di argan verdi,olivastri,rosmarino, mirto, ma regioni di pietrame interrotti dalla coltivazione di mandorle, orzo e grano. La strada offre bellissimi scorci panoramici, l’attraversamento di paesini, villaggi, raccolti intorno a un minareto
.
Ci siamo fermati per la notte, a Tiznit, in campeggio. All’entrata della città abbiamo ammirato la fortificazione con imponenti mura di cinta. Il nome di questa città è stato dato da Fatima, una ragazza che fuggi con il proprio amante. In molte città marocchine riproducono una mano, come amuleto. L’indomani ci siamo portati a Sidi-Fni, un villaggio dall’aspetto Spagnolo composto da una strada principale molto larga e rettilinea, dove si svolgono tutte le attività del villaggio. Il Suq era posto all’inizio del corso.
Credo che per loro il turista è un ospite sacro, ben voluto, come da noi in Sicilia, coscienti anche, che lo straniero è portatore di benessere. Ho notato la fierezza nel loro comportamento che non si commisera e sorride sempre anche se non ha nulla. I bambini sempre e anche i grandi tendono la mano per ricevere qualcosa. Sulle strade, appena ci avvistano da lontano, corrono verso il ciglio della strada per salutare, ma anche per fermarti e chiedere di avere qualsiasi cosa. Sono disponibili, cortesi ad aiutarti nelle difficoltà e si offrono per qualsiasi aiuto che tu possa avere bisogno. Non ci credete? Ebbene, a Meknes, ho chiesto ad un SIGNORE dove potevo trovare un laboratorio per riparare la cinepresa. Mi ha accompagnato con un taxi, ha pagato il taxi, e quando abbiamo trovato il laboratorio chiuso, con il cartello che apriva nel pomeriggio, mi ha invitato a casa sua per il pranzo. Questo è il Marocco. Un popolo solidale, altruista, generoso e accogliente . Frisa Giacomo Via Matteotti,n.34 90020 SCILLATO (PA) E-mail: frisagi@inwind.it
IL SUD - LE REGIONI PRESAHARIANE
DA SIDI-FNI A MERZOUGA GIORNI 11 KM.1.287 (leggi) |
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